domenica 16 ottobre 2011

Beatles vs Rolling Stones

Osservate il video che si trova a questo indirizzo prima di continuare.

E' un'idea ridicola, lo sò. Eppure il canale di you tube ne è pieno (questo vs quello, Beatles vs Rolling Stones, Hulk vs The Thing e via discorrendo). Ora, non sarebbe poi idea così ridicola invece, se ci si sforzasse ad esser un po' più onesti. E per onestà considero sia quella dei direttamente coinvolti (o comunque di chi ne ha deciso il titolo), e noi dall'altra parte che stiamo a guardare e, inevitabilmente, a giudicare. Ed è proprio il giudizio ciò che più mi interessa, l'impressione che un video del genere ci lascia, piuttosto che la performance tecnica stessa dei protagonisti (anzi, del tutto priva di interesse per il sottoscritto).
La prima cosa che salta all'occhio, è l'assoluta inadeguatezza della persona che indossa la tradizionale hakama (segnale tangibile che ci dice che egli è l'esperto di Aikido), a dispetto di chi invece è presente con il solo keikogi (dunque, per esclusione, il judoka). Inadeguatezza perchè, nonostante i reiterati tentativi, il judoka proietta il "nostro rappresentante" più e più volte, senza particolare difficoltà.
Dunque la conclusione immediata alla quale si potrebbe giungere (visti i commenti prontamente cancellati), che è pure la più superficiale (ma su questo tornerò dopo), è che a vincere (eh certo, se sono "contro") è inequivocabilmente l'esperto di Judo, e conseguenza di quest'ultimo pensiero ma direttamente deducibile, l'Aikido non funziona, se non in contesti dichiaratamente accordati precedentemente alla pratica stessa.
Ma è così davvero? Se così fosse, ci si dovrebbe a questo punto domandare se vale la pena uno studio così lungamente protratto per decenni, che non sia in realtà una totale perdita di risorse e tempo personali (il presupposto di tale assioma è, ovviamente, che si veda l'Aikido come espressione del Budo e non olistica pratica volta al solo benessere fisico dell'appassionato praticante, per questo vi sono altre discipline, addirittura didatticamente meglio strutturate per il raggiungimento di tali obiettivi).
E la conclusione meno immediata? Come sempre, è bene fare capo al contesto. Ed il contesto cos'è in effetti? Il contesto è dichiaratamente 'sportivo', quindi non rispondente per fini, a quello che dovrebbe essere invece l'obiettivo stesso dell'allenamento, o meglio di un buon allenamento. Ci si chiede mai il perchè l'Aikido si allena così? Perchè nella specificità stessa della pratica sul tatami, si sia deciso (per mezzo di un processo di sperimentazione didattica durata decenni, naturalmente), che l'allenamento dei princìpi e dell'intero bagaglio tecnico proprio dell'Arte di Ueshiba, si sviluppi con questo tipo di pratica, piuttosto che un'altra? Perchè è un sistema complesso e come tale ha bisogno di "regole" che ci permettano uno studio approfondito, senza mai (si spera) disattenderne gli obiettivi, che vanno invece rincorsi attraverso la messa in pratica (con la propria tecnica, il proprio spostamento, la propria globale costruzione) dei princìpi che la fanno letteralmente esistere. E se "intorno" non vi è questa struttura, non vi sono le premesse, come è possibile pensare di fare dell'Aikido? In un randori "sportivo" di Judo, si fa del Judo sportivo, non dell'Aikido (non negando aprioristicamente la possibilità che in esso si possa anche "fare", ma nei soggetti protagonisti del video non ho scorto nè intenti nè, ragione ancor più pertinente, capacità). Parafrasando lo stesso Tissier, non posso presentarmi ad una partita di tennis, pretendendo di giocare a football. Dunque, al di là degli intenti (provocatori o meno), i due cosa in effetti stanno facendo? L'uno fa del Judo, all'interno di un contesto che conosce piuttosto bene (base del suo allenamento quotidiano), l'altro si sforza di parlare una lingua incomprensibile in tale situazione, dimenticandosi completamente di dove è, e che cosa in effetti sta accadendo, finendo inesorabilmente per non fare Aikido, ma tentare del bruttissimo Judo. Obiettivo che dire disatteso, è puro eufemismo. Ed io ho sempre preferito gli Stones.

Nessun commento:

Posta un commento